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Un Colpo da Maestro: l’Assunzione di Mancini e il Fascino Inaspettato del “Sounding Italiano” in Arabia Saudita

Nel tumultuoso mondo del calcio, il nome di Roberto Mancini ha sempre risonato con una certa maestria. Ebbene, le recenti onde d’urto scaturite dal suo nuovo incarico come timoniere dell’Arabia Saudita hanno creato un vortice di discussioni. Tuttavia, ciò che fa davvero sobbalzare non è tanto l’inattesa decisione di Mancini di prendere le redini della squadra saudita, dopo una sorprendente separazione dalla Nazionale italiana, né il succulento stipendio da 25 milioni di euro netti all’anno. No, la vera sorpresa è come l’Arabia Saudita ha deciso di presentare il loro nuovo diamante.

Il video-presentazione di Mancini

L’arte della presentazione è fondamentale nel calcio moderno. E la federazione calcistica saudita ha scelto una strada audace, percorrendo i sentieri del cosiddetto “Italian sounding”. Questa tecnica, che capitalizza sugli stereotipi italiani, potrebbe sembrare antiquata ai più, ma ha un fascino innegabile.

Immaginate una Roma baciata dal sole, dove l’aria profuma di caffè appena fatto. Qui, vediamo un elegante Mancini che sfoglia con cura la sua collezione di cravatte, optando infine per una che richiama vivacemente i colori della bandiera saudita. Mentre il video si snoda, veniamo coinvolti nella vita quotidiana di Mancini, fatta di piccoli rituali tipicamente italiani – un espresso al bar, l’ammirazione di opere d’arte contemporanea, e reminiscenze di momenti epici del calcio italiano.

Ma c’è un retrogusto in questo ritratto: la narrazione sembra dipendere troppo dagli stereotipi e dai cliché italiani. Questo potrebbe apparire strano, dato il bagaglio culturale e l’esperienza di viaggio del pubblico saudita. Eppure, un occhio attento potrebbe anche scorgere dei riferimenti sottili a episodi meno gloriosi nella carriera di Mancini, come la delusione della mancata qualificazione ai Mondiali 2022.

Così, ci si chiede: perché l’Arabia Saudita ha scelto questa rappresentazione quasi caricaturale dell’Italia? È una celebrazione della cultura italiana? Oppure, è un astuto stratagemma per introdurre Mancini, combinando rispetto e un pizzico di ironia?

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